Quando qualcuno sviluppa un tumore non resta che curarlo, con strategie diventate nel tempo sempre più sofisticate. di Malorem la speranza di Guido Sangui netti, direttore del gruppo Machine Learning and Systems Biology della Scuola InternazionaleSuperiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, è quella di sfruttare la tecnologia per capirne i meccanismi più reconditi. Anziché trovarci di fronte a una descrizione per cui una certa mutazione porta a un determinato tipo di cancro, spiega, ci aspettiamo che l'Ai ci permetta di iniziare a capire con quali passaggi molecolari si arriva alla mutazione e al cancro. Perché una volta che la mutazione è avvenuta, l'unica strada percorribile è rimuovere la cellula o distruggerla; mentre se si capisce perché è avvenuta, si può intervenire in maniera preventiva, evitando lo sviluppo della patologia o trasformandola in una malattia cronica da tenere sotto controllo per tutta la vita.
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