Nonostante alcuni progressi, ancora oggi la presenza e il riconoscimento del contributo delle donne al progresso delle scienze risente di ingiustificati pregiudizi duri a morire, come racconta la vicenda personale di un'astrofisica britannica che avrebbe meritato il Nobel per la fisica È una studentessa di dottorato a Cambridge quando nel 1967, a 24 anni, Jocelyn Bell Burnell scopre le pulsar: "stelle fino ad allora sconosciute". Quando però nel 1974 a questa scoperta rivoluzionaria viene attribuito il Nobel per la fisica, il premio viene assegnato al suo supervisore di tesi, Antony Hewish, e a Martin Ryle, capo del Dipartimento di radioastronomia dell'ateneo britannico.
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