L'elevata concentrazione di enti scientifici e istituzioni internazionali a Trieste, coniugati con un entroterra friulano ancora ricco di manifatture, rappresenta uno dei pochi esempi di una Regione italiana propensa al fenomeno delle start up . Se infatti queste sono ormai una vecchia realtà negli Stati Uniti e in molti paesi europei (Francia e Germania docet), l'Italia ha tradizionalmente sempre faticato ad affermarsi in quest'ambito. Il Friuli Venezia Giulia, proprio per quelle peculiarità che la distinguono dal territorio italiano, presenta invece un caso studio opposto. Un nuovo rapporto Ernst & Young ha confermato come la Regione sia tra le poche in controtendenza nel campo degli investimento per le start up; se erano 17 milioni nel , l'anno scorso si è giunti a ben ; praticamente un raddoppio, mentre nel resto dell'Italia gli investimenti al contrario si dimezzano con un calo di interesse e un fuggi-fuggi degli investitori. Facciamo allora qualche nome: c'è ad esempio Aindo , attiva nella gestione dei dati sintetici per le intelligenze artificiali e Picosats , start up leader per i microsatelliti. Nel primo caso Aindo è nata da un gruppo di scienziati della SISSA; il suo compito è di creare database di dati inesistenti, onde 'allenare' le intelligenze artificiali.
https://www.triesteallnews.it/2024/01/start-up-friuli-venezia-giulia-in-controtendenza-investimenti-piu-che-raddoppiati-nel-2023/