Il 5 per mille

sostieni la SISSA

Anche quest'anno è possibile destinare a università e centri di ricerca la quota del 5 x mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Puoi quindi contribuire personalmente e concretamente al sostegno della ricerca scientifica italiana, una risorsa importante per il nostro futuro e per lo sviluppo del Paese.

 

Dona il tuo 5x1000 alla SISSA - codice fiscale 80035060328

 

Come fare:

Per donare il tuo 5 x mille alla SISSA basta segnalarlo al commercialista o al CAF al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi e inserire nel riquadro "Finanziamento della ricerca scientifica e delle università" il codice fiscale 80035060328 e firmare nello spazio sottostante nel modello 730, nel modello Unico o nell'apposito riquadro del modello CU.

Se la tua firma non sarà accompagnata dal codice fiscale, il tuo 5 x mille verrà suddiviso in modo proporzionale al numero di preferenze ricevute dalle organizzazioni appartenenti allo stesso riquadro, in questo caso quello della ricerca scientifica e delle università.

La scelta di destinare il 5 x mille alla ricerca non è alternativa al finanziamento dei culti religiosi (legge n. 222 del 1985). Chi decide di sostenerci può quindi destinare il contributo dell'8 x mille a un ente confessionale.

I progetti finanziati:

Grazie ai fondi raccolti con il 5 x mille anno 2021 è stata finanziata la ricerca condotta dal professor Remo Sanges presso il Computational Genomics Laboratory di SISSA dal titolo "Progetto di ricerca per lo studio delle basi molecolari della sindrome di Xia-Gibbs

Grazie ai fondi raccolti con il 5 x mille anno 2020 è stata finanziata la ricerca condotta dal dott. Giuliano Taccola presso il Laboratorio Neurofisiologia e Neurofarmacologia Applicate Area Neuroscienze di SISSA dal titolo “Applicazione dell’intelligenza artificiale per alleviare il deficit respiratorio in terapia intensiva. Un’innovativa tecnologia di mobilitazione passiva degli arti inferiori continuamente adattata alla funzione respiratoria basale”