La materia oscura potrebbe essere composta da fotoni oscuri ultraleggeri che hanno scaldato il nostro Universo: è questo il nuovo scenario proposto in uno studio di recente pubblicazione sulla rivista scientifica “Physical Review Letters”
L’ipotesi, secondo gli autori, sarebbe in eccellente accordo con le osservazioni fatte dallo spettrografo Cosmic Origin Spectrograph (COS), che viaggia a bordo del telescopio spaziale Hubble. I dati COS permettono di misurare le proprietà fisiche della cosiddetta “Ragnatela cosmica” o “Cosmic web”, il complesso i network di filamenti che riempie lo spazio tra le galassie.
I dati raccolti dallo strumento suggeriscono che i filamenti cosmici intergalattici sono più caldi di quanto previsto dalle simulazioni che ne riproducono la formazione seguendo il modello standard. “Dal momento che sarebbero capaci di convertirsi in fotoni a bassa frequenza, scaldando così le strutture cosmiche, i fotoni oscuri potrebbero spiegare quanto osservato sperimentalmente” dicono gli scienziati. Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori della SISSA in collaborazione con quelli delle Università di Tel Aviv, Nottingham e New York“.
(Image by Dr Ewald Puchwein and the Sherwood-Relics collaboration)