È nato il nuovo Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing

È nato il nuovo Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, proposto dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con 51 membri fondatori provenienti dal settore pubblico e privato, dal mondo della ricerca scientifica e dell’industria. Gli organi direttivi della Fondazione ICSC si sono insediati il 19 luglio. A loro il compito di gestire il Centro, uno dei cinque previsti dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Con un finanziamento di quasi 320 milioni di euro, l’iniziativa mira a realizzare il più grande sistema italiano dedicato al calcolo ad alte prestazioni, alla gestione di big data e al calcolo quantistico.

La SISSA prenderà attivamente al progetto. In particolare, la Scuola parteciperà a due delle aree tematiche (“spoke”) del Centro Nazionale, nei campi della fisica dei materiali, di cui è co-leader assieme al CNR, e dell'astrofisica e cosmologia. In tutto saranno coinvolti una ventina di professori nei due campi, coordinati da Stefano Baroni e Matteo Viel, rispettivamente, a cui si aggiungeranno i giovani ricercatori ed allievi di dottorato che saranno arruolati per portare a termine il programma scientifico del centro.

Il nuovo Centro Nazionale farà base al Tecnopolo di Bologna con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura distribuita e trasversale a supporto della ricerca scientifica e il mondo produttivo per l’innovazione e la digitalizzazione del Paese.

Per portare a compimento la sua missione, ICSC conterà sull'imponente finanziamento su fondi Next Generation EU nell’ambito della Missione Istruzione e Ricerca del PNRR coordinata dal MUR Ministero dell’Università e della Ricerca. In particolare, oltre 100 milioni di euro saranno dedicati al personale, un investimento che viene considerato prioritario, e con quasi 16 milioni di euro riservati a borse di dottorato e quindi all’alta formazione e alla carriera dei giovani.