Microbot iniettati contro i cortocircuiti cerebrali: il progetto CROSSBRAIN al via

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Microbot iniettati nel sistema endovascolare per contrastare l’attività elettrica aberrante del cervello, come nel caso di crisi epilettiche o attacchi di panico. Non si tratta di fantascienza ma dell’ambizioso programma di ricerca CROSSBRAIN coordinato dall’Università di Roma Tor Vergata con la partecipazione della SISSA, con il team del Professor Michele Giugliano, assieme ad altri 7 partner.

"Il ruolo del mio laboratorio sarà quello della validazione sperimentale in vitro" spiega il Prof Giugliano. "Sarà proprio il mio lab a testare i microscopici robot e a guidare il workpackage di sperimentazione neurobiologica".

CROSSBRAIN ha avuto inizio a novembre 2022 e avrà una durata di 4 anni. Il progetto ha ottenuto il prestigioso EIC Pathfinder Challenge Grant, finanziato dall'European Innovation Council (Commissione Europea) nell'ambito del programma Horizon Europe. 

È noto che un gran numero di condizioni patologiche cerebrali coinvolgono direttamente un'attività elettrica aberrante del cervello, come nel caso delle crisi epilettiche o i disturbi di panico. La tempestiva diagnosi di tali condizioni è essenziale per rendere possibile una terapia efficace. Purtroppo, spiegano gli esperti coinvolti nel progetto, le tecnologie attualmente disponibili per guidare e modulare l'attività cerebrale a scopo terapeutico sono ad oggi fortemente limitate. Tuttavia, i recenti progressi nell’ambito delle nanotecnologie possono facilitare l'accesso a nuove modalità e paradigmi innovativi nel campo della neuromodulazione. In questo caso, grazie ai microbot.

Cosa farà CROSSBRAIN? Nelle intenzioni dei ricercatori si vuole realizzare un dispositivo altamente innovativo composto da una serie di microbots che, impiantati per via endovascolare, opereranno cooperativamente sotto controllo in rete e alimentazione wireless da una minuscola unità centrale dotata di dedicati algoritmi di intelligenza artificiale. “Poiché esistono molte condizioni patologiche cerebrali in cui viene rilevata un'attività elettrica aberrante all'interno del cervello – hanno spiegato gli scienziati coinvolti - CROSSBRAIN mira a rilevare l'attività elettrica a livello cellulare e circuitale e a modularne l'attività elettrica secondo le specifiche necessità del paziente". 

I nove partner coinvolti sono Università di Roma Tor Vergata (UNITOV), SISSA, Italia; PERC PERCUROS BV, Paesi Bassi; UGLA University of Glasgow, Glasgow, Regno Unito; NLB NAMLAB GMBH, Dresda, Germania; FAU Friedrich Alexander Universitaet, Erlangen-Nuernberg, Germania; CIC Associacion Centro de Investigacion Cooperativa en Biomateriales, San Sebastian, Spagna; IIT Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Genova, Italia; CSIC Agencia estatal consejo superior de investigaciones cientificas Madrid, Spagna.