Inside the ice giants of space

The new research has been published in Nature Communications
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Studiare i giganti di ghiaccio Urano e Nettuno, i satelliti di Giove e Saturno o remotissimi esopianeti grazie all’analisi al computer delle caratteristiche dell’acqua contenuta al loro interno. È ciò che permette un nuovo metodo di simulazione, il più perfezionato sviluppato finora, messo a punto dagli scienziati della SISSA di Trieste e dell’Università della California. Lo strumento, al centro di una recente pubblicazione su Nature Communications, consente di analizzare processi spesso impossibili da riprodurre sperimentalmente, con un approccio molto più semplice e poco costoso. In questa ricerca, attraverso le simulazioni, gli studiosi hanno analizzato la conduzione di elettricità e di calore dell’acqua a condizioni di temperatura e pressione estreme, come quelle in cui si troverebbe intrappolata all’interno dei pianeti extraterrestri. Indagare i fenomeni che avvengono sotto la loro superficie, infatti, è molto importante perché consente di comprendere l’evoluzione di questi corpi celesti, di stabilirne l’età e di far luce sulle loro proprietà fisiche quali la geometria e le trasformazioni del loro campo magnetico.

Comunicato stampa