Empathic and altruistic or cold and individualistic: our brains reveal the truth

New research by SISSA published in Neurolmage
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Siete empatici, generosi, altruisti? Avete insomma quello specifico tratto della personalità definita nel linguaggio psicologico amicalità? Una nuova ricerca della SISSA appena pubblicata sulla rivista NeuroImage fa luce sui meccanismi cerebrali alla base di questi tratti. Secondo lo studio, le persone più distaccate e individualiste sembrano elaborare in modo simile contesti sociali e non sociali, come dimostrano i pattern di attivazione simili nella corteccia prefrontale associati a questi due tipi di informazione. Nei soggetti con più alti livelli di amicalità, invece, i pattern di attivazione in questa stessa area sono più dissimili tra i due tipi di situazione sociale e non sociale. Questo risultato suggerisce che, in un contesto sociale, le persone con livelli elevati di amicalità sono in grado di mettere in campo quelle abilità che risultano importanti e più utili per la riuscita dell’interazione con il prossimo.

Un'evidenza, questa, che non dovrebbe sorprenderci: infatti l’amicalità di un individuo è associata a caratteristiche quali l’empatia, la cooperazione e la generosità che richiedono la capacità di cogliere aspetti cognitivi, emotivi e motivazionali dell’altro nelle situazioni sociali. In prospettiva, questi risultati potrebbero contribuire allo sviluppo di test di personalità più obiettivi ed efficaci, includendo una verifica dell’amicalità di un individuo anche sulla base della sua risposta cerebrale a stimoli diversi. La ricerca è stata condotta da Sandra Arbula e Elisabetta Pisanu e coordinata dalla professoressa Raffaella I. Rumiati.