Distant Galaxies and the true Nature of Dark Matter: a new SISSA study

The research has just been published in "Astronomy and Astrophysics"
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Al centro delle galassie a spirale, quelle vicine a noi ma anche quelle lontane miliardi di anni luce, è presente una vasta regione sferica popolata da particelle di materia oscura. Questa regione ha due forti peculiarità: presenta una densità costante col raggio e le sue dimensioni aumentano con il passare del tempo. Ciò suggerisce l’esistenza di un’interazione diretta tra le particelle fondamentali che compongono l’alone di materia oscura e quelle della materia ordinaria, e cioè i protoni, gli elettroni, i neutroni e i fotoni. Un’ipotesi, questa, che è in netto contrasto con la teoria considerata oggi di riferimento per descrivere l’Universo, detta Lambda-Cold Dark Matter, nella quale le particelle di materia oscura fredda sono inerti e non interagiscono con nessun’altra particella, se non gravitazionalmente.  

Sono queste gli importanti risultati emersi da un nuovo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista “Astronomy and Astrophysics” che ha indagato un gran numero di galassie remote, lontane sette miliardi di anni luce da noi. Condotta da Gauri Sharma e Paolo Salucci della SISSA con Glen Van de Ven dell’Università di Vienna, l’indagine lancia uno sguardo inedito su uno dei più grandi misteri attuali della fisica. Secondo gli autori, infatti, la nuova ricerca rappresenta un passo in avanti per la comprensione della materia oscura, questa elusiva componente del nostro Universo la cui esistenza, teorizzata per i suoi evidenti effetti sui corpi celesti, non è stata finora provata direttamente, né per mezzo di molteplici e accurate osservazioni astrofisiche, né rivelata sperimentalmente da numerosi esperimenti in specifici laboratori sotterranei. (Image Buddy_Nath on Pixabay)

Comunicato stampa

Full paper: https://doi.org/10.1051/0004-6361/202141822