Alessandro Bressan's paper is the most cited MNRAS article of the last decade

The article was published in 2012

Secondo un recente tweet di MNRAS & GJI, l'articolo  "PARSEC: stellar tracks and isochrones with the PAdova and TRieste Stellar Evolution Code" è il più citato dell'ultimo decennio tra quelli pubblicati sulla rivista "Monthly Notices of the Royal Astronomical Society". Pubblicato nel 2012, con coautori Alessandro Bressan, Paola Marigo, Léo Girardi, Bernardo Salasnich, Claudia Dal Cero, Stefano Rubele e Ambra Nanni, il lavoro descrive un nuovo codice di evoluzione delle stelle e offre strumenti utili alla comunità scientifica, sia dal punto di vista teorico che osservativo.

Grazie a PRASEC è infatti possibile modellare l'evoluzione delle stelle durante gli stadi principali di fusione del nucleo centrale. Il codice è il risultato di una lunga collaborazione tra ricercatori e ricercatrici di SISSA, INAF e Univeristà di Padova, con il contributo di diversi studenti  di Master e PhD. "Una volta che i modelli sono calcolati e testati" spiega Alessandro Bressan "sono poi condivisi con l'intera comunità scientifica attraverso i nostri siti web". 

Continua il professor Bressan: "I modelli  PARSEC sono stati apprezzati in tutto il mondo per diverse ragioni, prime fra tutte la robustezza, la completezza e la facilità d'uso dei nostri database. Questi strumenti sono usati in diversi contesti astrofisici per identificare o predire le proprietà di stelle o di ammassi stellari, per analizzare le proprietà di galassie e, più di recente, per combinare gli effetti dell'evoluzione stellare e della dinamica nella predizione degli spettri di massa di oggetti compatti. Grazie ai nostri studenti, il codice PARSEC è stato continuamente aggiornato e migliorato e così impiegato per investigare molti problemi aperti riguardanti l'evoluzione delle stelle e delle galassie. Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza il contributo di gruppi esterni che hanno fornito ingredienti essenziali, come il tasso delle reazioni nucleari (e.g. JINA Reaclib Database), le opacità gassose (Opacity Project At Livermore and AESOPUS di Padova), e l'equazione di stato (FREEOS, Irwin).

Conclude Andrea Lapi, a capo del gruppo di Astrofisica e Cosmologia e Coordinatore del  Ph.D. Astrophysics and Cosmology alla SISSA: "Questo importante risultato testimonia ancora una volta l'alta qualità della ricerca condotta alla SISSA dal gruppo di  Astrofisica e Cosmologia. Allo stesso tempo, evidenzia l'importanza dei recenti sviluppi nel campo dell'astrofisica stellare, un campo ancora estremamente fertile e capace di fornire indicazioni cruciali per la ricerca di frontiera nell'ambito della formazione delle galassie, della loro evoluzione, in quello delle onde gravitazionali, della cosmologia e della fisica fondamentale.