Similar to primates: how rodents can see moving objects

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Per percepire correttamente la direzione del movimento degli oggetti, i ratti avrebbero a disposizione un piccolo ma utilissimo insieme di neuroni visivi che lavorano in modo simile a quelli presenti nella corteccia dei primati: le cosiddette “cellule pattern”. Grazie a questi neuroni, i roditori potrebbero avvalersi di un sistema di percezione visiva molto avanzato in questo ambito, basato su una codifica di alto livello dell’informazione visiva in arrivo dalla retina.

È questo quanto emerge da una nuova ricerca della SISSA appena pubblicata sulla rivista Science Advances. Indagando se nel cervello di ratto esistessero neuroni in grado di risolvere il cosiddetto “problema dell’apertura”, compito essenziale ai fini di una corretta percezione del movimento, il gruppo del professor Davide Zoccolan ha registrato un particolare gruppo di cellule presenti nel cervello di questi roditori e ne ha analizzato il comportamento attraverso modelli di intelligenza artificiale che ne riproducono il funzionamento. I risultati hanno dimostrato che questi neuroni hanno effettivamente capacità paragonabili alle cellule “pattern” del nostro sistema visivo. Comprendere i processi alla base del loro funzionamento promette non solo di espandere la nostra comprensione del sistema nervoso ma anche di ispirare lo sviluppo di innovativi sistemi di visione artificiale. Questo nuovo studio prova come questi roditori siano degli ottimi modelli animali per questo scopo oltre che per studiare la visione e le situazioni in cui essa è compromessa, come nelle malattie neurodegenerative o del neurosviluppo.   

Comunicato stampa

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