Euclid releases first stunning images

The telescope is ready to map the universe in unprecedented detail
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Il 7 novembre 2023 sono state rilasciate le prime immagini a colori completi del cosmo realizzate dal telescopio spaziale euclid. Mai prima d’ora un telescopio, sia spaziale che terrestre, era stato in grado di creare immagini astronomiche così nitide su una zona così ampia di cielo e di guardare così distante nel lontano universo.

Perseus Cluster

Da sinistra a destra, fila in alto: Perseus Cluster, Spiral Galaxy IC342, Irregular Galaxy 6822. Fila in basso: Globular Cluster 6397, Horsehead Nebula. Click to enlarge. Credits: Esa/Euclid/Euclid Consortium/Nasa, image processing by J.-C. Cuillandre (Cea Paris-Saclay), G. Anselmi; CC BY-SA 3.0 IGO

Il cluster di galassie più lontano è rappresentato dall'Ammasso di Perseo, situato a una distanza di circa 240 milioni di anni luce. L'immagine catturata contiene all'incirca 50.000 galassie e, secondo i cosmologi, la struttura immensa può mantenere la sua coesione solo sotto l'effetto di un massiccio alone di materia oscura. A una distanza più ravvicinata, intorno ai 10 milioni di anni luce, l'immagine della galassia a spirale IC 342 scattata da Euclid è sorprendente, mostrando un misterioso attenuarsi della luce dovuto alla presenza di polvere non processata nel mezzo interstellare. Avvicinandoci ancora, Euclid rivela la galassia irregolare NGC 6822, distante circa 1,6 milioni di anni luce. La sua irregolarità indica che le stelle non sono organizzate in una forma spirale o ellittica ben ordinata, probabilmente a causa delle sue dimensioni limitate rispetto ad altre galassie. Nella nostra Galassia, Euclid ha fotografato l'ammasso globulare NGC 6397, a una distanza di 7800 anni luce, che contiene centinaia di migliaia di stelle legate dalla gravità. Infine, una struttura "locale", la Nebulosa Testa di Cavallo, distante 1500 anni luce e parte della costellazione di Orione, mostra con dettagli senza precedenti la formazione stellare in corso, all'interno di enormi nuvole di gas e polvere che si estendono attraverso Orione. Si sta procedendo con l'analisi dell'immagine di Euclid per cercare pianeti delle dimensioni di Giove, in formazione nei loro sistemi stellari neonati.

"Queste prime immagini straordinarie sono una magnifica testimonianza della fase di Verifica delle Prestazioni che è stata condotta dal 30 settembre", afferma Anna Gregorio, dell'Università di Trieste, responsabile delle operazioni di verifica delle prestazioni una volta che Euclid ha raggiunto il punto L2. "Software e manovre sono stati sviluppati, applicati e ottimizzati nell'ultima settimana, e le Osservazioni di Rilascio Anticipato sono al tempo stesso una grande ricompensa per il team e una sostanziale convalida dell'enorme lavoro svolto."

"Questo risultato è un inizio spettacolare delle Operazioni Scientifiche", spiega Andrea Zacchei, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Trieste, investigatore principale del Segmento di Terra per la Scienza di Euclid. "Le immagini sono già di una qualità tale da permettere analisi scientifiche. E ora abbiamo davanti a noi anni di lavoro, durante i quali i dati fluiranno da Euclid al Segmento di Terra e viceversa, in stretta collaborazione con i Gruppi di Lavoro Scientifico, responsabili poi dell'interpretazione. A Trieste, facendo affidamento sull'esperienza del Centro di Elaborazione Dati di Planck, un team eccezionale sta già lavorando allo sviluppo dell'algoritmo necessario per l'analisi."

"La missione Euclid dell'ESA fa parte di una rete di osservazioni cosmologiche che sono sempre più connesse, non solo per la formazione della Struttura a Grande Scala (LSS, Large Scale Structure), ma anche per il suo effetto indotto sull'altro campo cosmico ancora più importante rappresentato dallo Sfondo Cosmico a Microonde (CMB), la luce elettromagnetica proveniente dal Big Bang e che rappresenta uno schermo di fondo alle strutture osservate da Euclid", spiega Carlo Baccigalupi, responsabile del Dottorato in Astrofisica e Cosmologia presso la SISSA, coordinatore del gruppo di lavoro scientifico di Euclid sulla Correlazione Incrociata con il CMB. "Gli effetti indotti dalle strutture osservate da Euclid sul CMB ci permetteranno di indagare la misteriosa Energia Oscura, miliardi di anni fa, quando la sua presenza è appena diventata manifesta, imprimendo un'accelerazione all'espansione cosmica."

Euclid è una "missione chiave dell'ESA", finanziata in Italia dall'ASI, dove circa 3600 tecnologi e scienziati lavorano insieme, che modellerà il presente e il futuro della Cosmologia, e rappresenta una pietra miliare per la scienza, la tecnologia e l'esplorazione europea. Gli obiettivi scientifici primari consistono in misurazioni di decine di miliardi di galassie insieme alla deviazione della lente gravitazionale che esse causano sulla luce di sfondo, mappate con una precisione percentuale su circa metà dell'Universo osservato nella banda ottica, e un sottocampione di alcuni milioni di esse, con una precisione dieci volte maggiore.

Le spettacolari immagini appena rilasciate saranno esaminate per comprendere i loro segreti nascosti. Dimostrano che Euclid è pronto a creare le mappe tridimensionali dell'Universo più sensibili e accurate, indagando sulla Materia e l'Energia Oscura, l'ignoto 95% del contenuto del cosmo osservabile.