A review of the scientific literature on Parkinson’s disease, conducted by SISSA research scientists, shows that even the non-motor symptoms associated with the disease can contribute to the changes in body weight seen in patients (including those subjected to deep brain stimulation). Among the factors affecting eating habits and body weight there could be, for example, an impaired ability to derive pleasure from food and changes in motivation. These are important findings which can help to understand how to reduce these effects of Parkinson’s that exacerbate an already negative clinical situation.
Uno studio che mette in rassegna la letteratura scientifica sul Parkinson, condotto con alcuni scienziati della SISSA, evidenzia che anche i sintomi non motori associati alla malattia possono contribuire alle alterazioni del peso che si osservano nei pazienti (anche quelli sottoposti a stimolazione cerebrale profonda). Fra i fattori che influenzano le abitudini alimentari e il peso ad esempio potrebbero esserci l’alterata capacità di ricavare piacere dal cibo e un’alterata motivazione. Un dato importante per capire come ridurre queste conseguenze della malattia che rendono più grave un quadro clinico già negativo.